Ma davvero nel 2015 servono post che parlino di stereotipi, sessismo e “cose da donne”? Evidentemente sì.
Ieri sera ho visto questo su Facebook:
A quanto pare oggi è stato cancellato. Peccato perché i commenti erano davvero meritevoli: ma dai, in Italia it’s a joke – non c’hai proprio il senso dell’umorismo – che poi che ti cambia non è che lasci tutto ‘sto spazio all’immaginazione. Ma si, in fondo a tutti i miei amici dj hanno chiesto di calarsi le braghe durante un set, ma di cosa mi stupisco?!
E facciamo che le battute idiote con cui è stata sommersa Samantha Cristoforetti non ve le ricordo, ok?
Qualche settimana fa invece ho letto su Cosebelle Magazine il racconto di un colloquio di lavoro con l’immancabile, fatidica domanda: “Lei ha intenzione di avere dei figli?”. Perché si, sei brava, ti impegni, hai le competenze ma sei una portatrice sana di potenziali assenze dal lavoro, nulla più.
Poi ho visto questo video: ci sono due momenti in particolare in cui proprio mi sale la rabbia. Uno è quando prendono in mano la chitarra e il telescopio. L’altro è quando le bambine guardano i tavoli delle mamme. Non so quando il nostro cervello decide che è stato bello ma ora si rientra nei ranghi e negli stereotipi, ma basta. Adesso basta!
C’è anche una ricerca di Donna Moderna, presentata in occasione del #DonnaModernaTalk di oggi.
In pratica studiamo di più ma siamo più precarie, guadagniamo meno ma lavoriamo di più, ci accolliamo casa, figli, lavoro e in cambio? Sensi di colpa grandi come case, invidia delle colleghe, litigate con mariti e compagni che sembrano arrivati dritti dritti dal Medioevo e che ti guardano spaesati mentre cucini, prepari la tavola e paghi le bollette dallo smartphone e loro, boh, che faccio, metto la partita? Ci provano eh, davvero. Ma se da piccoli Babbo Natale portava a noi la carrozzina rosa e a loro il pallone da calcio, e la tavola la prepara sempre la sorella mentre il fratello non è pervenuto, cosa possiamo pretendere? Ecco, è di nuovo colpa nostra. Sul serio.
Che poi oggi anche Domitilla Ferrari parla di Cose da Casalinghe, con altri esempi “magnifici”, e allora ditelo che ce l’avete con il mio fegato, dai!