Chi ben comincia: risorse per buoni propositi realizzabili

18 Gen 2020 | comunicazione e marketing, cose che imparo

Il 2020 è l’anno in cui i buoni propositi sono diventati uncool: forse per una botta di realismo o forse perchè per anni in troppi abbiamo fatto i conti con asticelle sempre troppo in alto. Così da quest’anno basta, non si fanno più post e liste di buoni propositi pubblici, che tanto poi sappiamo che non li manterremo. Però, sotto sotto, sono sicura che ognuno di noi si è messo un obiettivo, ci ha almeno pensato un po’: il 2020 sarà l’anno in cui metterò online il sito, finalmente imparerò ad usare Lightroom, cambierò lavoro o troverò il primo, aprirò p.iva, leggerò di più…

Il guaio dei buoni propositi è appunto che restano sulla carta e io credo che se almeno iniziassimo saremmo già a metà dell’opera.

In questo post ti metto due cose due per alcuni degli obiettivi che spesso inseriamo nelle nostre liste, e se manca il tuo parliamone!

Sono tutte di facile reperibilità, ad un costo accessibile o gratuite, proprio per non scoraggiarti.

Quindi, nel 2020:

Mi organizzerò meglio

Questo di solito si risolve in un circolo per me viziosissimo: comprare un’agenda dopo averne valutate 3.000 e poi usarla pochissimo. Come migliorare? Ti consiglio il podcast Work better di Chiara Battaglioni, che ha anche un corso online sulla gestione delle liste, e un bel po’ di freebie scaricabili.

Cambierò lavoro o troverò quello che cerco da un po’

Lo so che ci si sente un po’ come se si cercasse il Sacro Graal a volte, e se vuoi cambiare la paura di cosa potresti trovare spesso blocca. Per questo ti consiglio un libro, che ho già citato qualche newsletter fa, Design your Life: perché magari il problema non è il lavoro, ma qualche aspetto di quello che fai che non ti soddisfa più, e individuarlo può aiutare a ritrovare la passione. Oppure è davvero il momento di cambiare, e capire cosa vuoi aiuta. E poi il podcast Le Parole per Farlo, per scrivere bene un CV, una lettera di presentazione che attiri l’attenzione, o per imparare a raccontare la maternità se sei uscita dal mondo del lavoro e ora non sai più come rientrarci. Puoi anche leggere Roberta Zantedeschi  che dà qualche consiglio per usare meglio LinkedIn.

Imparerò una cosa nuova

È l’obiettivo della mia vita: pensa che un anno i miei colleghi hanno indetto una specie di premiazione interna e io ho ricevuto la fascia di Miss Corsi e Ricorsi Storici. Forse stavo esagerando. Nel 2019 ho cercato di focalizzare su cosa voglio/mi serve/mi fa stare bene imparare. Mi è stato molto utile, quindi prima di iscriverti a qualsiasi corso, visto che l’offerta è vastissima, chiediti proprio se rientra in quelle categorie o se è solo l’ennesimo corso per combattere l’insicurezza del non essere mai preparati abbastanza. Di consigli ne ho tantissimi e potremmo farci una newsletter solo con quelli (Digital Update, Data Ninja School, i corsi di Mafe de Baggis, i tantissimi e gratuiti di Coursera, la UX Academy solo per citarne alcuni). E tanti canali Youtube utili. Io al momento ho deciso che ne seguirò uno di Langue & Parole sulla scrittura di viaggio, uno sui collage di Zandegù e poi voglio ripassare le basi del marketing con Gianluca Diegoli.

Metterò online il mio sito/farò un redesign /lo potenzierò

L’ideale è affidarsi ad un professionista: per capire chi potrebbe fare al caso tuo naviga tanti siti, cerca ispirazione, capisci quali sono i tuoi gusti e come vorresti essere online. Un professionista sa guidarti, ma avere un po’ anche tu le idee chiare ti aiuterà a fare richieste più precise e lavorare assieme sarà più facile. Se invece al momento non hai molto budget puoi iscriverti ad un corso di Site Design molto praticone.

Se invece vuoi dare una rinfrescata al sito ecco due articoli con l’anatomia dell’homepage perfetta e 3 cose da fare per rinfrescare e migliorare il tuo sito. Visto che uno dei focus oggi è la velocità dei siti, qualche giorno fa Federica Campanaro ha citato nelle sue stories alcuni tool per individuare i punti deboli su cui lavorare: Google Speed Page Insight e Pingdom. E la SEO? Non è morta: anzi, Tatiana Schirinzi dice pure che rende felici, e offre anche un bel po’ di guide gratuite.

Scriverò più spesso nel blog

Io qui ho solo da imparare, perché sono esattamente come il calzolaio con le scarpe rotte: quindi, non guardare la frequenza del mio blog ma ti dico cosa dico da content strategist. Progetta. Programma. Misura. Divertiti. 

Se il tuo blog non è solo un esercizio di scrittura per te ma ha un obiettivo di business, progetta con cuìra i contenuti: pensali per chi li leggerà, fatti ispirare dalle ricerche online (i soliti Ubersuggest e Answer The Public regalano sempre ottimi spunti). Se hai voglia di studiare un po’ ti suggerisco due libri: Content Design di Nicola Bonora e Manuale di Scrittura Creativa di Simona Sciancalepore.

Leggerò [inserire numero altissimo] libri in un anno

Nel 2019 ho deciso che dovevo ricominciare a leggere con una certa frequenza: ho iniziato da 15 pagine al giorno e ho aperto un piccolo book club su facebook con l’obiettivo di leggere di più, assieme. Quest’anno sceglieremo un libro al mese da leggere assieme, in base al tema del mese, e uno libero in modo da abbassare la pila dei libri accumulati ma di accontentare anche la voglia di godersi qualche nuova uscita. Ho approfittato di un’offerta e mi sono iscritta ad Audible e a Storytel: i 90 minuti di macchina al giorno sono diventati un momento riservato alla “lettura” e gli audiolibri mi stanno salvando dal diventare un automobilista incazzato come una bestis (cit). Insomma, iscriviti ad un gruppo di lettura, fisico o virtuale, datti un obiettivo piccolino, e poi traccia i libri letti con Goodreads per prenderti una bella soddisfazione a fine anno.

Metterò da parte i soldi per [viaggio, mac nuovo, master…]

Puoi fare un barattolo, puoi iniziare una 52 week challenge (che puoi impostare anche su Satispay, se non ce l’hai ti invito io) e puoi iniziare un Kakebo, un quaderno guidato che si basa su un metodo giapponese per monitorare i costi, o usare un app come Spendee.

Diventerò un capo migliore

Puoi iniziare leggendo le linee guida per la comunicazione interna di Basecamp e un libro sul lavoro in team: Dream teams.

Troverò nuovi clienti/guadagnerò di più

Ma come si esce dal bozzolo? Puoi fare networking seguendo i consigli di Domitilla Ferrari su Storytel con Due Gradi e Mezzo di separazione, la serie, o imparare dai bravissimi di SuperGoodLife a fare preventivi  e non solo: iscriviti alla loro newsletter, sono davvero utilissime. E poi partecipare al Freelance Camp, così ci conosciamo anche di persona, o ai Meet Up della tua città.

Avrò una newsletter

Evviva! Inizia scegliendo lo strumento più adatto a te e a quello che vuoi fare, poi passa a raccogliere gli iscritti e infine inizia a progettarne i contenuti. Ne ho scritto un pochino anche qui.

Voglio crescere su Instagram

Inizia a metterci la faccia – che non significa crearti un profilo di soli selfie e citazioni auliche – e a raccontare tutto quello che sai e che vuoi comunicare attraverso quel canale. Su cosa sei competente? Cosa ti appassiona? Di cosa potresti parlare per ore? Inizia da lì: se vuoi degli esempi ti consiglio le rubriche #tispiegoildato di Donata Columbro, la #scaricatiolavastovigliorum di Giulia Nicoletti, le stories interessanti ed esteticamente bellissime di Editrix Maxima. Oppure puoi fare come me, che parlo di cose che interessano solo a me come i drama coreani e giapponesi (ovviamente sto scherzando, ma quelle stories le faccio davvero!) Vuoi un app per farle super belle? Con AdobeSparkPost le puoi fare animate, mentre Unfold e StoryArt hanno dei bellissimi template con cui puoi divertirti.

Che ne dici, ti senti un po’ meno il fiato sul collo a quei blocchi di partenza? Ho beccato anche uno dei tuoi obiettivi o ne hai altri? Scrivimelo nei commenti, magari ho qualche tool utile anche per quello oppure raccontami come stai iniziando tu.