Quanto costa un viaggio in Giappone?

19 Mag 2018 | viaggi che faccio

Quando ho iniziato a dire “Ehi, sai che vado in Giappone?” ho visto tanti sguardi stupiti. Secondo me si stavano tutti chiedendo se avessi vinto all’enalotto. Perché tantissimi mi hanno detto che il Giappone è costoso, è caro, noi non ci siamo andati perché adesso non ce lo possiamo permettere.

E io, che non sono certo una viaggiatrice da hotel di lusso e no, all’enalotto non ho vinto anche perché non ci gioco, oggi posso dirti che il Giappone non è un paese caro. È una fake news cari miei!

QUANDO ANDARE IN GIAPPONE

Il mio sogno era vedere la fioritura dei ciliegi in Giappone. Ma alla natura non si comanda e l’incrociare periodi di ferie fattibili, prezzo voli e fioritura mi ha fatto scegliere il periodo dall’8 al 21 aprile. I ciliegi dovevano fiorire attorno al 2 aprile, si sono aperti 10 giorni prima. Quindi sono arrivata a Tokyo e dei ciliegi fioriti nemmeno l’ombra. Questo significa anche che la primavera è un po’ l’alta stagione e che molti appartamenti/hotel sono un po’ pienotti, ma diciamolo, in Giappone ci sono talmente tante possibilità che troverai sicuramente qualcosa adatto alle tue tasche.

Molti consigliano la primavera e l’autunno come periodi ideali, in estate fa molto caldo, giugno è molto piovoso. Ricorda che tra l’ultima settimana di aprile e la prima di maggio c’è la Golden Week: sono in ferie i giapponesi, sono in ferie i turisti per 25 aprile e 1° maggio e potresti non sentirti così zen di fronte alle folle nei luoghi più turistici. Nel periodo in cui sono andata io però era vivibilissimo.

ITINERARIO

Ho scelto di girare un po’ e quindi ho fatto base 4 giorni a Tokyo, 1 a Kanazawa, 1 a Takayama, 6 a Kyoto e di nuovo 1 notte a Tokyo.

Da Tokyo sono andata in giornata a Kamakura, da Kyoto sono andata a Miyajima, Hiroshima, Himeji, Nara e Osaka.

VOLO E TRASPORTI

Quanto prima prenotare il volo? Non lo so, perché io l’ho comprato a gennaio 2018 per aprile 2018 e ho speso meno di chiunque mi abbia detto quanto ha speso di volo. Ho pensato di andare in Giappone il 1° gennaio e complice un’offerta Alitalia valida solo i primi giorni dell’anno ho prenotato il 3. Ho speso 450 € a/r da Venezia, con scalo a Roma.

I trasporti sono la voce che va più a incidere sul budget, ma con un po’ di accortezza potrai risparmiare o sfruttarli al meglio. I turisti hanno diritto ad alcune agevolazioni, come il Japan Rail Pass (JRP): è un pass che è meglio richiedere per tempo dall’Italia (in questo sito, su HIS o sul sito di Marco Togni dove l’ho preso io per ringraziarlo dei consigli) e che può valere 7, 14 o 21 giorni e ti permette di viaggiare sugli Shinkansen (non su tutti, dovrai fare attenzione alle compagnie incluse ma ne partono continuamente), su quasi tutti i treni, nella metro di Tokyo e include anche il traghetto che ti porta a Miyajima e i bus hop-on hop-off a Hiroshima, e alcuni  transfer da e per gli aeroporti.

Se stai solo a Tokyo e Kyoto ad esempio, il JRP molto probabilmente non ti conviene. Se ti fermi 4-5 giorni a Tokyo e il tuo volo riparte da Osaka in un viaggio di 13 giorni ti basta il JRP da 7. A me è bastato, anche se ripartivo da Tokyo.

Fai bene i conti con il tuo itinerario, con gli spostamenti che vuoi fare, programma quando li farai. A casa ti arriverà un voucher JRP che dovrai mostrare in aeroporto ad esempio per ritirare l’effettivo JRP, comunicando già da che giorno inizierai ad usarlo. Puoi controllare i prezzi degli spostamenti su Hyperdia, l’app immancabile per studiare le tue mosse anche mentre sei in Giappone, e valutare se ti conviene acquistare gli spostamenti singoli, se girerai poco, o se ti conviene il pass.

Il JRP di 7 giorni costa 221 €, quello di  14 352 €. Io ho usato quello da 7.

A Tokyo non ho preso le carte prepagate SUICA e PASMO ma ho pagato i biglietti man mano che servivano, mentre a Kyoto ho fatto il pass per i bus per due giorni (8 €). L’ultimo giorno a Tokyo ho usato la metro con il JRP.

ASSICURAZIONE VIAGGIO

Falla. Io qui sono fortunata, ho accesso a degli sconti e quindi sfalsa un po’ il preventivo, ma ho speso 102 € (in due). La stessa costerebbe il doppio. Ma se ti succede qualsiasi cosa i costi sanitari sono alti, quindi falla sempre un’assicurazione medico-bagaglio.

DOVE HO DORMITO IN GIAPPONE

Le ho provate tutte! Hotel, Airbnb e ostello. A Tokyo ho dormito in un appartamento a ShinOkubo, il quartiere coreano, e a Shimbashi, mentre a Kyoto ero vicino al castello Nejo. A Kanazawa in pieno centro, a Takayama vicino alla stazione, perfetto visto che arrivavo con la valigia e c’era una festa tradizionale.

Mi sono trovata molto bene con AirBnB: non è facilissimo individuare gli appartamenti, in Giappone non esistono le vie, e difficilmente incontrerai i proprietari (è tutto a codici di accesso e scatole con lucchetto che contengono le chiavi) ma mi ha permesso di risparmiare. Il primo appartamento era un po’ piccolino, il futon nel pavimento non è comodissimo e seduta nel water non potevo chiudere la porta, le mie ginocchia erano di troppo.

L’ostello era stupendo, gli hotel carini e a cifre assolutamente avvicinabili.

Ecco tutti i link:

Una notte l’ho passata in bus: sì, per ammortizzare gli spostamenti  e avere più tempo a Kanazawa sono partita a mezzanotte da Tokyo e sono arrivata a Kanazawa alle 8 di mattina. Sono bus pensati proprio per dormirci, quindi hanno i sedili reclinabili e delle capottine per tenerti al buio. Io ho viaggiato con Willer.

MANGIARE

In generale mangiare in Giappone costa poco. Puoi pranzare con 5-6 €, cenare con 10-15-20 € al massimo , e mangiare bene. Lo street food è economico e buono, ed è una bella tentazione. Le porzioni sono generose, le ciotole di ramen sono enormi. La cena più costosa è stata a Kanazawa dove abbiamo mangiato Oden, il loro bollito, e offerto sakè ai nostri vicini, per cui in quel caso abbiamo un po’ sforato. Nei tuoi conteggi aggiungici il gelato, la degustazione di matcha, la birretta serale…Il tonkatsu ad esempio è uno dei piatti più costosi, puoi arrivare anche a 20 €, e non abbiamo assaggiato lo Shabu Shabu e tanto meno la carne di Kobe, perché io non mangio carne e soprattutto serve un mutuo.

Anche se dormi in hotel la colazione spesso non è inclusa: dopo un primo giro da Starbucks ho risolto definitivamente con i conbini. I conbini sono i supermercati aperti 24/24, ce ne sono ovunque, e ci ha fatto la spesa anche il Dalai Lama. Lawson, 7Eleven e Family Mart sono l’ideale se vuoi risparmiare un po’: io prendevo sempre il caffelatte freddo in bottiglia di latta, degli Onigiri (che sono sempre freschi) con salmone o tonno e maionese e qualcosa di dolce. Spesso hanno anche cose calde, come i paninetti al vapore ripieni. A Kyoto ho scoperto Sizuya e quindi la mia colazione era a base di Melon Pan tutte le mattine. A pranzo o andavamo a mangiare in qualche ristorante oppure, se eravamo un po’ di corsa, prendevamo dei bento di sushi nelle stazioni dei treni o di nuovo al conbini, e la sera invece andavamo sempre al ristorante. Abbiamo mangiato al mercato Tsukiji il tonno migliore di sempre. Spesso andavo al conbini per prendere patatine e birra per l’aperitivo: volevo provare tutte le patatine assurde che si trovano nei negozi e questa era un’ottima scusa.

WIFI

È un maisenza, una cosa che proprio non puoi avere se vuoi girare senza perderti ad ogni passo e risparmiare tempo quando vuoi andare proprio in quel posto: il pocket wifi! Tieni conto che alcuni appartamenti airbnb lo mettono a disposizione, ma noi abbiamo preferito comunque noleggiarlo per tutto il viaggio. L’abbiamo ritirato e consegnato ad Haneda, un sistema comodissimo, e l’abbiamo pagato 50 €.

SOUVENIR

Ecco, il vero pericolo per il tuo budget è qui. Se sei appassionato di action figures, collezioni qualcosa in particolare, leggi manga ecc potresti lasciare un capitale da Mandarake ad Akihabara. Idem se impazzisci per la cartoleria: e ti assicuro che in Giappone se non sei un appassionato lo diventi! E poi i peluche, i gadget dei cartoni della nostra infanzia, i regali da portare a casa, le bacchette e i porta bacchette, le maschere per il viso, gli abiti tradizionali, gli adesivetti e i washi tape, il cibo che vuoi portarti a casa… Ecco, datti un tetto massimo, e valuta bene gli acquisti. Però pensa anche che chissà quando ci ritornerai per cui senti, sei in Giappone, fattelo questo regalo! 🙂

MA QUINDI QUANTO HAI SPESO?

Eravamo in due, tienine conto per i prezzi delle notti essendo in doppia, ma questi sono i prezzi per persona.

  • 450 € volo a/r da Venezia
  • 95,95 €  Appartamento Airbnb a Tokyo – dal 9 al 12 aprile
  • 128,62 € appartamento Airbnb a Kyoto – dal 15 al 20 aprile
  • 37,50 € ostello letto singolo in dormitorio 1 notte
  • 30 € hotel a Kanazawa 1 notte
  • 33 € hotel a Tokyo 1 notte
  • 30 € transfer dall’aeroporto di Narita a Tokyo (solo andata, il ritorno era incluso nel JRP)
  • 102 € assicurazione medico-bagaglio
  • 221 € JRP
  • 50 € pocket wifi
  • 10 € ingresso Museo Ghibli
  • 40 € bus notturno
  • all’arrivo ho cambiato 600 € con cui ho pagato tutto il resto: cibo, trasporti, ingressi ai templi, souvenir, le foto alla Purikura che mi hanno trasformata in Barbie, i vestiti tradizionali che ho comprato…

Totale: 1.829 €

Ora ci credi che non ho vinto proprio nessuna lotteria? E sono sincera: non mi sono privata di niente, mi sono comprata quello che volevo, sono stata attenta ma senza ossessioni. Mi sono sentita molto più impanicata nel tenere d’occhio il budget a Londra che non in Giappone.

Se vuoi sentire anche un’altra campana Mariachiara Montera ha scritto un post sui costi del suo viaggio in Giappone: lei ha viaggiato da sola, tra la fine di aprile e maggio.