Perché andare a Milano Expo 2015 (1^ parte)

1 Lug 2015 | viaggi che faccio

Sono finalmente andata ad Expo, per la prima delle sicuramente due volte (ma penso ce ne saranno anche altre). E se cercate un post con critiche e negativismo non lo troverete qui. A me Expo è piaciuta, e ve la racconto prendendo spunto da quanto detto da David, il ragazzo che ci ha accolto nel padiglione di Israele: ” Visitate Expo con entusiasmo, pensate che qui ci sono 87 paesi che vogliono raccontarvi il meglio di sé. Quindi non lamentatevi se non trovate il bagno, se c’è fila, se vostra moglie è in ritardo o vostro figlio è stanco. Prendete tutto il bello di Expo e portatelo fuori, raccontatelo, e tenetelo poi a casa con voi.

NOTE PRATICHE:

  1. Sono andata di mercoledì, e la folla era assolutamente gestibile, immagino che l’afflusso sia decisamente maggiore nel weekend: nonostante questo sono da mettere in conto dai 15 ai 30 minuti per entrare in alcuni padiglioni (salvo Giappone, che detiene il record di attesa). Sono arrivata alle 11.30 e sono uscita alle 19.50, ho preso uno dei treni che portano direttamente a Rho, comodissimo. Nel mezzo ho trascorso 2 ore al padiglione Belgio, invitata da Turismo Vallonia. Quindi potete sicuramente fare più di me in un giorno, ma non vi basterà.
  2. Non pensate di andare ad Expo senza un ombrello e senza un cappello: il decumano è coperto, molte delle passerelle d’attesa sono all’ombra, ma se la fila è più lunga della copertura meglio premunirsi. Portatevi una borraccia, ci sono fontane con acqua gratuita ovunque.
  3. I bagni non sono così introvabili come avevo letto, usate le bandiere ai lati del decumano, nella fascia gialla finale trovate i simboli che li indicano. Sono sempre comunque nei padiglioni in legno, sono tanti e io non ho mai fatto fila.
  4.  All’entrata ci sarà un po’ di attesa, ma nel mio caso è stata breve: preparatevi perché ci sono dei controlli modalità aeroporto.

I PADIGLIONI CHE HO VISTO – 1 PARTE:  In questa prima volta ho visitato i padiglioni di Bahrain, Corea del Sud, Belgio, Thailandia, Olanda, Regno Unito, Israele, Austria, Usa, Azerbaijan, Qatar, Russia, il supermercato del futuro Coop e il cluster del cacao e cioccolato. Il Brasile l’ho ammirato da fuori, ma ero in gonna e non è esattamente la tenuta adatta alla bellissima rete su cui camminare 😉 Ma la prossima volta non me lo perdo! A livello architettonico tutto molto bello, all’interno in molti casi ci sono solo dei video, e forse io mi aspettavo qualcosa di diverso. In alcuni casi non si capisce la differenza tra quello che si propone ad Expo e quello che un paese proporebbe in una qualsiasi fiera del turismo. Comunque, anche se può sembrare banale, ma mi è piaciuto molto sentire parlare molte lingue diverse e vedere tante persone in abito tipico,  in un unico luogo.

Da non perdere assolutamente il padiglione Corea del Sud, per me al momento il più bello di tutti, e quello che più ha centrato il tema. Innovativo, molto tecnologico, una vera istallazione artistica. Non vi svelo altro, entrateci indipendentemente dalla fila, e fatevi insegnare a salutare in coreano!

Thailandia forse da non mettere nelle prime scelte, vedrete solo dei video ma curiosa la storia che vi racconteranno del loro re, grande innovatore in fatto di agricoltura (o almeno così la raccontano in pieno stile Istituto Luce. Alla fine mi è rimasta una sensazione strana, un amaro in bocca che non mi è piaciuto). Bahrain piccolissimo e niente da vedere a parte qualche pianta di dattero, però potete bere il caffè con i datteri al bar…

Israele da visitare, ho imparato che dobbiamo a questo paese e alla sua mancanza d’acqua molte innovazioni, come l’irrigazione a goccia o i pomodori ciliegino. Merita.

Nota a parte il padiglione Belgio, visto che ho avuto la fortuna di poter degustare cioccolatini e ottime birre belghe, con tanto di corso per apprezzare al meglio i sapori, masticando la birra (davvero) al primo sorso per sentire le note di miele… fantastico! Per tutti sono a disposizione i cioccolatai che mostrano la preparazione delle praline e un bellissimo bar con pareti lavagna, mentre al piano sotteraneo potete vedere delle culture idroponiche.

Divertente l’Azerbaijan, anche questo da inserire secondo me nella vostra lista dei to do, e  non fatevi mancare una passeggiata nella terrazza della Russia! Sappiate poi che in Kazakistan ci sarà sempre qualcuno all’esterno che canta, per tutto il giorno, ad allietare la fila. Giappone non pervenuto, alle 19.00 c’erano ancora 70 minuti di fila… impensabile.

POSTI FRESCHI E RILASSANTI: Nel “nonpadiglione” olandese (che è un piccolo festival di street food) ci sono dei comodi pouf e delle panche con cuscini, ideali per un po’ di ristoro. La terrazza del padiglione USA è freschissima, e vi permette una visione dall’alto (ma mai quanto quella russa) mentre una visita all’Austria è una vera e propria pausa rigenerante, immersi  in un bosco.

IL CIBO ( E DOVE MANGIARE SE SIETE VEGETARIANI): Nessun assaggino gratuito, ve lo dico subito, almeno per me. I padiglioni dei paesi musulmani non offrono più nulla giustamente per rispettare il Ramadan, e comunque non ho visto niente nemmeno negli altri. In generale i prezzi sono alti, e se siete vegetariani occorre fare una bella selezione. Imperdibili le Belgian Fries, un cono abbondante che vale quasi un pasto costa 4 €. Israele è l’ideale per i vegetariani e vegani, niente latticini nè derivati animali, un primo con pita 9 €, e potete anche scegliere di farvi un vero cestino da pic nic e mangiare sul prato. Ho assaggiato dei fantastici bignè russi alla crema di latte (2 € l’uno), ho mangiato dei carissimi maki in Corea del Sud mentre in Olanda, presentata come la salvezza dei vegetariani, ho mangiato un ghiacciolo con frutta a pezzi congelata (3 €) e dei minipancakes (5 €) ma di vegetariano c’era solo un hamburger all’alga e un’insalata con zucchine. Tristezza. Se volete risparmiare il supermercato del Futuro Coop, oltre ad essere bello da visitare, vende di tutto a prezzi nella norma e in alcuni orari potete anche degustare gratuitamente il caffè.

Prossima volta? Voglio vedere Angola, Marocco, Turchia, Vietnam, Malesia, Cina, mangiare in Spagna, il padiglione Slow Food, Svizzera, e l’Italia! Poi ovviamente cercherò di vederne molti altri e… mi aspetta il Cirque du Soleil!

E voi? Non fatevi prendere da polemiche o scetticismi: va vista. Poi potrete anche trovare dei difetti ma prima visitatela e lasciatevi stupire!