Cosa ho imparato al Fashion Camp 2015

18 Giu 2015 | cose che imparo

Lo scorso weekend mi sono fatta un regalo: uno di quelli che richiedono una sveglia alle 5.30, che ti ritrovi in treno con una valigia in mano e la testa ancora nel cuscino, e che al ritorno non ti fanno dormire dalle mille idee che ti girano in testa. Sono andata a Milano al Fashion Camp 2015!

Si, al FASHION camp, e ho pure superato senza traumi la fase del cosa mi metto! E sono partita convinta di dover passare due giorni praticamente da sola (e a me viaggiare da sola mette sempre un po’ di ansia) senza pensarci un secondo.

Due giorni di workshop su blog e comunicazione, di conferenze, di cose nuove imparate, di altre da imparare e un po’ di consapevolezza in tasca in più su quelle che so fare.

Ecco cosa mi sono portata a casa:

  • Mi sono pentita tantissimo (ma davvero tantissimo!) di non aver seguito il workshop di personal branding con Luigi Centenaro. All’ultimo ho preferito un workshop sul blogging, ma che era troppo base per me. Invece ho curiosato tra le pareti piene di post it e di canvas e si, mi sono proprio mangiata le mani.
  • ho ascoltato Mafe De Baggis, finalmente, e l’ho sentita dire che è ora di smetterla di chiedere se serve proprio una scienza della comunicazione, e farci dell’ironia. Comunicare è la cosa che sappiamo fare peggio, lo vediamo ogni giorno e quindi si, serve una scienza della comunicazione! (mia standing ovation personale) E che siamo ancora al punto che i clienti dicono ai copywriter: “si dai, scrivilo tu, lo farei io ma sai com’è, non ho tempo”. Perché è solo una questione di tempo, no?
  • ho seguito il workshop di Anna Turcato, l’unica personal stylist che io (che di moda non ne capisco niente!) riesca a leggere, ascoltare, seguire tanto da non perdermi un post o una newsletter. Frequentare un suo corso è nella mia lista dei to do, ma ascoltarla parlare di moda intesa non come un inseguimento di tendenze ma come strumento di comunicazione, mezzo per parlare di sé da non sottovalutare, è stato davvero bellissimo. Due ore interessantissime, tra Elsa Schiapparelli, Mark Zuckenberg, la regina Elisabetta e Kate Middleton, Renzi e Mr e Mrs Obama. Anna è preparatissima, coinvolgente, competente… Ha chiuso il pomeriggio con questa frase: “Non siete voi che dovete far parlare i marchi, ma sono i marchi e gli oggetti che indossate che devono parlare di voi”. Pensateci la prossima volta che comprate una borsa tappezzata di loghi uguale a mille altre 😉
  • ho capito con Sara Serravalle e la mattinata dedicata ad un assaggio di visual sketching che io a disegnare davanti agli altri sono proprio un disastro. Se poi ti dicono di disegnare te stessa… ciao, è stato bello, ci si vede! In ogni caso abbiamo riso tantissimo, e se all’inizio sembravamo un gruppo di mutuo aiuto di donne sull’orlo di una crisi di nervi abbiamo chiuso con una birretta in mano, fogli pieni di cornici, connettori e metafore, e io ho messo nero su bianco che voglio avere più autostima e arrivare a sentirmi dire brava, ma soprattutto a crederci. Così, in un foglio A4 con 10 fantastiche sconosciute attorno. Volete provare? Bene, prendete un foglio e rispondete, solo disegnando, alla domanda: Tu cosa riesci a scatenare?
  • ho abbracciato Camilla di Zelda Was a Writer. Durante la conferenza ha raccontato com’è nato il suo blog e parlando di contenuti ha detto: ” l’importante è seguirsi e raccontare il proprio punto di vista, il nostro essere al mondo. Vinceranno solo coloro che porteranno un contenuto sincero“. E finito il suo bellissimo intervento l’ho aspettata e, dopo essere diventata dello stesso colore dei miei capelli, le ho detto, testuale: “Scusami, lo so che sembro una one directioner ma volevo farti i complimenti. Ti leggo sempre, e l’intervento è stato bellissimo. Grazie!” E ci siamo abbracciate. Lo so che a voi che ve ne frega, ma lei scrive benissimo e a me i suoi post cambiano le giornate. Quello di oggi sul mestiere di blogger per esempio va letto, e l’ultimo paragrafetto va imparato a m-e-m-o-r-i-a.
  • ho fatto un workshop di blog design con Laura Lonighi. E qui ci sarebbero troppe cose da dire: come ha tuittato lei è andato da dio! (E ho un sacco di spunti da mettere in pratica qui, ovviamente, che ora siamo proprio brutti). Suggerimenti su font, come scegliere i colori, target e obiettivi li trovate nel suo blog, io qui riporto due concetti chiave per me:
  1. il blog è l’hub di tutta la tua attività
  2. tutto quello che desideri è ad un passo dalla tua paura
  • ogni volta che ascolto qualcuno che condivide le sue esperienze e capacità, penso sempre la stessa cosa: sono tutte persone entusiaste e carismatiche. Si, c’è lo studio, l’impegno, la bravura…. ma sono sempre più convinta che senza l’entusiasmo non si va da nessuna parte.

p. s Per la cronaca, non sono mai stata da sola: oltre ad aver conosciuto un sacco di gente, ho passato un bellissimo weekend in compagnia di 3 miei ex compagni del #mcsunipd. Senza di loro cercare di farsi venire in mente il nome vero e non solo l’handle delle facce che ci trovavamo davanti non sarebbe stato lo stesso! Quindi grazie a Giulio, Alberto e Elena per la compagnia, le risate, la cena ai navigli…